Il valor fonosimbolico delle vocali in italiano e la sua applicazione in aula: una proposta glotodidattica basata sull’emozione
Alexander Paredes
Riassunto:
Questo articolo
riflette sul valore simbolico del vocalismo nell’italiano standard e propone
una sequenza didattica orientata allo sviluppo della consapevolezza fonologica
attraverso il lavoro con emozioni, ritmo e accento. Partendo da una visione
fonosimbolica del linguaggio, si suggerisce che i suoni non siano meri elementi
arbitrari, ma espressioni significative legate alla percezione e all’esperienza
emotiva. L’attività didattica “La voce delle emozioni”, basata su una canzone
di Laura Pausini, mira ad aiutare studenti ispanofoni di livello B1+ a
riconoscere l’accento lessicale e a esplorare il valore espressivo delle vocali
italiane. Attraverso strategie multisensoriali, la proposta punta non solo a
migliorare la pronuncia, ma ad arricchire la competenza orale da una
prospettiva viva, affettiva e musicale.
Parole
chiave: fonosimbolismo, vocalismo, accento lessicale,
insegnamento dell’italiano L2, fonologia affettiva, consapevolezza fonologica
Introduzione
La linguistica
tradizionale ha spesso concepito il linguaggio come un sistema arbitrario di
segni. Tuttavia, approcci più recenti di tipo fonosimbolico propongono una
lettura alternativa, secondo cui i suoni possiedono un valore simbolico
intrinseco, frutto di una connessione diretta tra percezione, emozione e
significato (Nobile, 2003). Da questa prospettiva, il linguaggio non nasce come
codice astratto, ma come prolungamento corporeo e sensoriale dell’esperienza
umana.
Questo contributo si
inserisce in tale prospettiva e ne esplora l’applicazione in ambito
glottodidattico, con particolare attenzione allo sviluppo della
consapevolezza fonologica negli studenti ispanofoni che apprendono
l’italiano come lingua straniera.
Difficoltà specifica: l’accento lessicale in italiano
Una delle difficoltà
più frequenti per gli studenti ispanofoni riguarda l’assenza, in italiano, di
una rappresentazione grafica sistematica dell’accento lessicale. A differenza
dello spagnolo, dove le regole ortografiche indicano con chiarezza la sillaba
tonica, l’italiano richiede un’interpretazione fonologica e una sensibilità
prosodica non sempre sviluppata.
Per affrontare questa
difficoltà, si propone un’attività didattica che articola emozioni, musica e
fonetica al fine di facilitare l’interiorizzazione dell’accento lessicale e
l’esplorazione simbolica delle vocali.
Attività
didattica: “La voce delle emozioni”
Livello: B1+
Durata: 45–60 minuti
Obiettivo
generale: Comprendere e analizzare l’uso espressivo delle vocali
in una canzone italiana, riconoscendo l’accento lessicale.
Canzoni
consigliate: “La solitudine” o “Vivimi” di Laura Pausini.
- Comprendere il contenuto e le sfumature emotive di
un testo musicale.
- Identificare la vocale dominante nei versi più
intensi.
- Riconoscere l’accento lessicale in parole comuni e
non simili allo spagnolo.
- Applicare strategie di memorizzazione uditiva e
ritmica.
- Sviluppare l’espressione orale a partire dalle
emozioni.
- Pre-ascolto
(10 min)
- Attivazione del tema: Quali emozioni suscita la
musica? Conosci Laura
Pausini?
- Lista guidata di aggettivi emotivi (alcuni presenti
nel brano).
- Breve
presentazione dell’artista.
- Attività integrativa: scrivere emozioni personali
legate alla musica.
- Ascolto
guidato (15–20 min)
- Primo ascolto: senza testo. Gli studenti annotano
le emozioni percepite.
- Secondo ascolto: con il testo. Sottolineare le
parole legate alle emozioni.
- Attività fonetica: individuare le vocali dominanti
nei versi chiave.
- Attività prosodica: marcare la sillaba accentata in
parole scelte, utilizzando una tabella guidata.
- Analisi
ed espressione (15 min)
- Discussione in piccoli gruppi: quali vocali
prevalgono? Quali
parole rafforzano l’emozione?
- Lettura espressiva ad alta voce, con attenzione
all’accento e all’intonazione.
- Produzione creativa (facoltativa – in classe o per
casa)
- Scrivere una strofa poetica con una vocale
dominante (es. solo “o” o “i”).
- Recitarla
oralmente in gruppo.
Parola |
Sillabe |
Sillaba accentata |
Osservazione |
Solitudine |
so-li-tu-di-ne |
di |
Non corrisponde allo
spagnolo |
Vivimi |
vi-vi-mi |
vi |
Corrisponde allo spagnolo |
Emozione |
e-mo-zio-ne |
zio |
Attenzione al dittongo
finale |
Valutazione
L’attività viene
valutata tramite una rubrica che considera la partecipazione, la
pronuncia, la comprensione orale e il riconoscimento dell’accento lessicale. La
valutazione include criteri qualitativi legati all'espressione affettiva e alla
consapevolezza fonologica.
Conclusioni
L’unione di emozioni,
vocali e ritmo musicale permette di ripensare l’insegnamento della
fonologia italiana in modo coinvolgente e sensibile. La prospettiva
fonosimbolica valorizza la dimensione corporea e affettiva del linguaggio,
offrendo agli studenti non solo strumenti tecnici, ma anche una relazione più
empatica con la lingua. In particolare, il lavoro con l’accento lessicale e con
le vocali dominanti apre spazi di esplorazione sonora che arricchiscono la
competenza orale in modo profondo e autentico.
Bibliografia
- Nobile, L. (2003). L’origine fonosimbolica del
valore linguistico nel vocalismo dell’italiano standard. Rivista di
filología cognitiva. http://w3.uniroma1.it/cogfil/fonosimbolismo.html
- Voghera, M. (1994). Lunghezza, tipi di sillabe e
accento in italiano. Archivio
glottologico italiano.
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